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Senigallia, Rebecchini (PRC) su Hotel Marche: "Manca progetto unitario"

"Errore di Comune e Provincia estrapolare edificio da comparto"

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Luigi RebecchiniManca un progetto unitario per rivalutare l’area nel suo complesso e non solo qualche pezzo estrapolato dal contesto. E’ questa la principale critica che il consigliere di Rifondazione Comunista, Luigi Rebecchini, muove all’Amministrazione comunale e provinciale dopo la notizia della trattativa privata per tentare di vendere nuovamente l’Hotel Marche.

"Non c’è un disegno complessivo dell’area" esordisce Rebecchini, quel qualcosa che possa spingere gli investitori a comprare l’ex Gran hotel Bagni e a farne un polo per tutto il settore turistico senigalliese. "Il primo errore che hanno fatto, nonostante tutte le conferenze stampa risultate poi quasi degli incensamenti, è stato proprio quello di estrapolare l’edificio dal resto del comparto: ora non c’è nulla che lo renda appetibile".

Hotel Marche - Senigallia - lato monteSecondo il consigliere di Rifondazione è questo il motivo per cui le aste sono andate deserte e si è arrivati alla trattativa privata con un ribasso nel prezzo di quasi il 35%: oltre al prezzo decisamente alto (nel 2004 era di poco superiore agli 8 milioni), nonostante il quale la Provincia era sicura di riuscire a piazzare la struttura sul mercato, la mancanza di progettualità è il freno a mano tirato che blocca l’acquisto da parte dei privati della più nota struttura di Senigallia per quanto riguarda il settore turistico.

Freno a mano che non tiene conto del progetto di riqualificazione dei giardini Morandi e dell’intero collegamento dalla Rocca Roveresca al lungomare Marconi approvato dal Comune di Senigallia. Un progetto che sarà attuato con gli oneri di urbanizzazione, derivanti dalla demolizione e ricostruzione dell’edificio, oltre che con un contributo della Provincia.

L’ufficio Informazioni turistiche cittadino dietro l’Hotel MarcheUna prima denuncia sulla questione venne fuori proprio dai consiglieri di Rifondazione Comunista e Partecipazione quando fecero emergere il fatto che mancava una progettualità dietro all’accordo, meramente economico, tra Comune di Senigallia, Provincia di Ancona e Regione Marche. Accordo che prevedeva anche l’acquisto da parte del Comune dell’ex palazzetto del Turismo.

C’è poi la sovrapposizione, in termini di vicinanza, di più alberghi pluri-stellati: uno dovrebbe sorgere dalle ceneri dell’ex Hotel Marche, un secondo invece verrà fuori dal nuovo Borgo delle Torri alla ex Sacelit-Italcementi.

Una questione che venne sollevata anche in sede consiliare il 13 aprile 2011 quando lo stesso Rebecchini avanzò la proposta di un ostello attorno a cui imperniare progetti di scambio culturale con i paesi europei e non solo, proposta che venne però bocciata dalla maggioranza nonostante non si sia mai dotata di uno studio sulla necessità di alberghi a 5 stelle per il turismo senigalliese.


di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 28 dicembre, 2011 
alle ore 17:14
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Commenti
Ci sono 4 commenti
Marta G. 2011-12-28 20:52:06
abolizione delle province
Se questo è quello che fanno è meglio abolire le province e non permettere la loro ingerenza nei confronti dei Comuni.
piero 2011-12-29 00:02:43
ma invece di descrivere la svendita e gli errori di progetto non sarebbe piú semplice affermare che una porcheria vedere un comune buttare via il piú bel simbolo storico, per giunta funzionale, della cittá?
Franco Giannini 2011-12-29 14:45:30
Sogni di mezza estate
Rebecchini, non "manca progetto unitario" mancano i quattrini...o meglio chi li ha, come sempre avviene in momenti di "congiuntura", vuole che questi lievitino nelle proprie tasche, prendendo logicamente per la gola chi deve sottostare alle loro imposizioni. Questo è uno dei casi. Ancora il prezzo non li fa ridere ed allora attendono senza fretta. Ma poi, diciamocelo francamente, che ci dovrebbero fare, un altro 5 Stelle ? Non è già sufficiente quello Sacelit? Ma lei, se avesse i quattrini di un habituè di un 5 stelle, lo dica sinceramente, verrebbe a Senigallia per che fare, giusto leccare un gelato sul muretto, pistare la sabbia di velluto, respirare l'aria sperando che il vento non venga da Falconara, o per mangiare due spaghetti con le capole? Ma questi per andare a ballare in una discoteca, vera, dovrebbe andare a Rimini, per giocare in un casinò si dovrebbero trasferire a Venezia, per trovare un negozio di abbigliamento o una gioielleria da "stellati" potrebbe optare per Roma, se arrivassero con lo yacht (non con un 40 piedi) lo dovrebbero lasciare posteggiato fuori del porto, perchè il nostro pescaggio è ad hoc giusto per le vongolare e con mare calmo, l'areoporto è fuori mano e non solo l' "Italico" di Della Valle-Montezemolo passa per i lidi occidentali della penisola snobbandoci, ma l'intera rete ferroviaria nazionale si è dimenticata che qui c'è, meglio dire c'era, una stazione. Ed allora che ci dovrebbero venire a fare da noi. I nostri abituali clienti sono e spero continueranno ad essere i "perugini", i bagnanti dei comuni limitrofi dell'interno, insomma coltivare quel turismo famigliare di cui ha sempre vissuto Senigallia. Le idee di grandezza lasciamole ad altri, perchè il bello ottenuto con le piastrelle luccicanti fa lievitare solo i prezzi, che chi è disposto a pagarli sono in pochi e quei pochi pretendono giustamente anche il "companatico".
luigi rebecchini 2011-12-29 20:50:00
manca uno studio specifico
Signor Giannini, mi permetto di ritornare sull'argomento. Abbiamo denunciato più volte, ci sono i verbali scritti, la mancanza di uno studio sulla fattibilità di alberghi a 5 stelle per Senigallia.Chi spende tanti soldi per una struttura, non compra certo alla cieca.
Secondo me Senigallia ha un altro tipo di turismo da curare e valorizzare e non è assolutamente quello dei VIP, di motivazioni ce ne sono a iosa, su questo siamo d'accordo.
Tornerò nei prossimi giorni sull'argomento turismo perchè, considerata la situazione generale del Paese, la nostra principale industria, quella turistica appunto, è fortemente a rischio. Le conferenze stampa autoreferenziali e che mostrano i successi degli ultimi anni servono a poco. La situazione economica nel Paese sta mutando a velocità folle e il nostro turismo potrebbe risentirne fortemente. L'attenzione deve essere massima e qualche correzione di rotta potrebbe e dovrebbe essere necessaria.
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